Quella che vedi rappresentata è la volta del Salone d’Ercole dipinta da François Lemoyne negli anni del 1736.
Da lì a poco in Francia avrebbero vissuto un evento come la Rivoluzione, e sorge spontaneo un parallelismo da un valore di più di due secoli, che ci proietta all’evento odierno della Rivoluzione digitale.
In Italia alcuni lo battezzano come nuovo Risorgimento italiano, altri invece mettono in relazione il movimento odierno come “Rinascimento digitale”.
Parliamo di un radicale cambiamento che si tuffa nel “tutto nuovo” ma che fa strano:
che cambia l’approccio e la fruizione all’arte, ma che nell’essere sembra mantenere quell’identità sublime dell’espressione estetica dell'interiorità e dell'animo umano, rispecchiando opinioni, sentimenti dei tempi nuovi.
Gli NFT hanno penetrato il mercato generando un mix di emozioni e sentimenti opposti, da parte di un pubblico che sembra essere diviso in entusiasti dagli apprezzamenti visionari e tradizionalisti col cuore spezzato.
Ah, vi ricordate quando avete aggiunto per la prima volta su Facebook il vostro compagno di banco delle elementari?
Ecco, era un evento storico poter utilizzare una piattaforma come Facebook che ci ha portati fin qui!
Parliamo appunto di evento storico.
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Il 22 Aprile è stata messa all’asta per la prima volta un quadro del Da Vinci “ La bella Principessa” da Andrea Prince di The Holoverse cercando di rendere “ tangibile l’intangibile”.
Il 16 Marzo il Museo del Louvre con un comunicato stampa, ha dichiarato che 480 mila opere d’arte verranno messe online e saranno consultabili in qualsiasi momento. Il database non conterrà solo le opere della collezione permanente, ma anche quelle dei musei di Delacroix e dei giardini di Tuileries; opere negli archivi; i pezzi in prestito in altri musei e anche quelli attualmente in restauro
Ed è possibile visitare il Museo sala per sala, orientandosi attraverso una mappa digitale.
Oggi esistono artisti italiani come Federico Clapis o Giovanni Motta che a noi piacciono tanto e piacciono moltissimo anche alle loro community, che hanno appoggiato il settore e ne hanno abbracciato le nuove logiche.
Insomma, tutto ciò è anche un modo per far parlare di arte quando sembrerebbe stato assurdo poterne parlare prima, perché forse era una di quelle materie più odiate del liceo insieme a matematica (no?)
Oggi l’arte è di digitale, veste gli ornamenti nuovi del #web30 , ed affascina consumatori e gli odierni artisti.
“Non-fungible token” (NFT)
Sono nient’altro che oggetti virtuali caratterizzati dall’unicità e dalla rarità del pezzo, ciascuno datato di un proprio identificativo che ne certifica e ne assicura l’originalità, questo grazie alla “tokenizzazione”, che ci permette appunto di ottenere la certezza di tutelare l’originalità della realizzazione, vantaggio sia per l’artista che per il compratore.
Esso non può essere scambiato secondo il principio di equivalenza, come è invece possibile per i Fungible Token, cioè le coin come ad esempio UNI o SAND.
Parlandoci più chiaro, a differenza di uno scambio che può avvenire con Bitcoin, quello di un NFT che “unico” non può avvenire con le stesse regole.
Considerando le cifre sostanziali della compra vendita degli NFT, non possiamo evitare di parlare di guadagno e di possibilità.
Ciò che possiamo garantirvi che tutto ciò che ruota intorno al successo di una collezione NFT è il marketing e la comunicazione sui social media.
Per questo, vi lasciamo a questo link dove potete trovare un pò di linee guida ed indicazioni su come noi gestiamo le collezioni NFT ed il loro marketing